mercoledì 7 agosto 2013

Una fiaccolata per padre Dall'Oglio

La notizia è arrivata il 29 luglio scorso. La fonte era la Reuters, ma fino a ieri nessuno ha confermato ufficialmente.
Sembrava sicuro, purtroppo sicuro, ma c'era ancora quella speranza insinuata da qualcuno che in realtà fosse irreperibile perché impegnato in una "missione speciale".
Ma ieri Emma Bonino, ministro degli esteri, ha confermato: padre Paolo Dall'Oglio, gesuita, fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa, è stato rapito in Siria da un gruppo di estremisti islamici vicini ad Al Qaeda.

Per lui questa sera a Milano ci sarà una fiaccolata di solidarietà. L'appuntamento è per le 21.30 in piazza Cordusio. I partecipanti sono invitati a portare un messaggio di vicinanza a padre Paolo: una foto, un cartello, un disegno, una candela.
«Padre Paolo ha semplicemente seguito quel che la sua coscienza di essere umano, con i suoi forti valori di amore e solidarietà verso il prossimo, gli ha suggerito di fare - è l'appello degli organizzatori - E ora che risulta irreperibile, è tempo di dimostrargli la nostra vicinanza e tirar fuori il lato umano che tutti, anche se solo in un angolo remoto del nostro cuore, possediamo».


Chi è padre Dall'Oglio?
Padre Paolo Dall'Oglio, 59 anni, in Siria ha fondato la comunità monastica di Deir Mar Musa e per circa trent'anni si è impegnato per favorire il dialogo interreligioso tra musulmani e cristiani. Da anni era entrato in rotta di collisione con il regime di Assad, e a giugno del 2012 le autorità di Damasco lo avevano espulso dal Paese. Nonostante il divieto di rientrare, padre Paolo a febbraio è tornato in Siria per visitare le zone controllate dall’opposizione al regime. La sera precedente il rapimento aveva tenuto un appassionato discorso alla cittadinanza nel corso del quale ha denunciato le violenze cui sono soggette le popolazioni curde.
Sul sito di Popoli un ritratto più approfondito di Enrico Casale. Con Popoli padre Dall'Oglio collabora dal 2007, curando la rubrica La sete di Ismaele.

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