martedì 9 maggio 2017

Regole e responsabilità, un... gioco da ragazzi


Sabato 6 maggio alla scuola dell'infanzia di Caccivio i “grandi” hanno ricevuto i diplomi: sono pronti per andare in prima elementare, a settembre.
Per l'occasione le insegnanti hanno presentato il lavoro di questo anno 2016/17. 
 
L'appuntamento era solo per i genitori dei diplomati, ma il percorso è stato fatto con tutti i bimbi, dai 3 ai 6 anni.
E allora qui lo racconto per chi non poteva esserci.


Stabilire delle regole insieme, rispettarle, sapersi assumere le proprie responsabilità: siamo d'accordo che sia la chiave per vivere bene e civilmente insieme?
Eppure, a giudicare da certi comportamenti che si vedono, in giro e anche in rete, pare che molti facciano fatica a capirlo e viverlo.

Non ce la fanno i grandi, ma ce l'hanno fatta i 135 bambini della scuola dell'infanzia di Caccivio in questo anno scolastico.

Perché proprio “L'educazione, le regole e la gioia di crescere” è stato il tema su cui i bambini hanno lavorato in questi mesi, a partire dallo scorso settembre, a partire da una fiaba classica della cultura italiana: il Pinocchio di Collodi.


Il lavoro dell'anno è stato presentato dalle insegnanti delle cinque sezioni – Danila, Martina, Monica, Sara e Viviana – sabato 6 maggio, in occasione della consegna dei diplomi ai “grandi”, i 41 bambini che a settembre faranno il salto e entreranno alla scuola primaria.

Oltre a questi due momenti, anche il saggio dei bambini che durante l'anno hanno partecipato al corso opzionale di danza.



«Attraverso gli episodi della fiaba di Pinocchio, letti e animati durante le lezioni del mattino, abbiamo cercato di capire quali sono i comportamenti giusti e quelli sbagliati, cos'è il bene e cos'è il male – hanno spiegato le maestre ai genitori presenti. – Ad esempio, la Fata Turchina ci ha insegnato che dobbiamo imparare ad ascoltare la vocina della nostra coscienza, e altri personaggi ci hanno spiegato quali sono le regole per vivere bene insieme, a scuola ma anche a casa».

Qualcuno ha realizzato un piccolo Grillo parlante da tenere sulla nostra spalla per ricordarci la nostra coscienza, in altre classi è stato costruito in cartapesta, o con tanti palloncini, un grande Pinocchio.

C'è anche chi ha appeso nell'aula un grande Grillo parlante con tanti fumetti, uno per ogni regola da rispettare a scuola: «Regoline semplici, che abbiamo stabilito insieme cercando di capire anche la ragione di ciascuna. Dal riordinare l'aula, perché altrimenti c'è il rischio di perdere i giochi, a come ci si comporta in salone, nei bagni, in sala da pranzo o nel giardino».


Sono solo alcune delle tante attività pratiche attraverso cui i piccoli hanno cercato di capire dei concetti che avrebbero potuto risultare difficili.
E invece non lo sono stati.


«Abbiamo fatto un bel lavoro sulle bugie: Pinocchio ha detto delle bugie, ha disobbedito e si è trovato nei guai. I bimbi si sono confidati con noi insegnati su quali sono le bugie che dicono più spesso ai genitori, e insieme abbiamo cercato di capire perché diciamo le bugie, e perché non dovremmo farlo».


Se le bugie sono parole che fanno male, ci sono anche le "parole gentili".
Attraverso altri supporti, le discussioni insieme e il libro "Le sei storie delle paroline magiche" i bambini hanno imparato le parole magiche, che fanno bene: grazie, scusa, prego, per favore, pazienza, ti voglio bene.

Cose piccole, quotidiane, attraverso cui si impara a diventare grandi. Come prendersi delle responsabilità.
Tutte le classi hanno stabilito degli incarichi che i bambini hanno assunto a turno: c'è stato chi era incaricato di fare l'appello al mattino, chi era responsabile del riordino dei giochi, chi doveva distribuire sapone e carta igienica in bagno, e chi - tra i mezzani e i grandi - aveva la responsabilità di aiutare i piccoli nei momenti di bisogno.


Durante l'anno, poi, ci sono stati altri momenti speciali. Il laboratorio con la biblioteca comunale, che ha organizzato quattro incontri proponendo ai piccoli alunni il piacere della lettura. Ancora, lo spettacolo dei burattini messo in scena in occasione del Carnevale.


Tra i laboratori più importanti che la scuola propone, sicuramente c'è quello di inglese, «che dai bambini è percepita un po' come una lingua magica - ha spiegato la maestra Valentina - Mi interessa che i bambini imparino a non spaventarsi davanti a qualcosa che non conoscono e non capiscono, ma abbiano un atteggiamento curioso e positivo verso la novità».


Ma un altro appuntamento speciale deve ancora venire: una giornata, che le maestre organizzeranno nel giardino della scuola, tutta all'aria aperta. Sarà costruito una sorta di Paese dei balocchi, con giochi, attività e un pic nic per tutti.

«Non per arrivare alla sera con le orecchie da asinello, come Lucignolo, ma per imparare giocando che stare insieme rispettando gli altri a volte è faticoso, ma è decisamente più bello».


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