“Delle città importanti mi ricordo Milano...”cantava Fiorella Mannoia in una canzone scritta da Ivano Fossati, una delle mie preferite.
Milano è stata la mia prima città, e sicuramente la più importante.
Poi c'è Londra, quella in cui, negli ultimi sette anni, sono scappata più volte e dove anche solo 24 ore bastano a rigenerarmi.
Nell'ultima fuga – a due – mi sono divertita a fotografare alcune delle cose che mi colpiscono sempre di questa città: le porte delle case.
Quelle gemelle:
Undici e mezzo. Che sa un po' di Binario 9 e 3/4 |
Dicono che viverci non sia poi così facile, che sia grigia e cattiva. Forse è per combattere un cielo che non aiuta, che dipingono le porte così.
Amo le loro case tutte uguali, che danno idea di ordine (e di piani urbanistici), e però personalizzate con questi colori sfrontati.
Così come trovo i paesi italiani spesso disordinati, con le case tutte diverse, con poca armonia. E spesso poca bellezza.
Up and down |
Zucche di Halloween |
Una cornice di fuoco |
Il cesto con le bottiglie del latte! |
Yellow door |
Perché loro osano porte così colorate, mentre da noi non si trovano?
Esperti di urbanistica e architettura, se avete una risposta, io sono all'ascolto ;)
Numeri e lanterne |
"...di stazione in stazione,
e di porta in porta,
e di pioggia in pioggia,
e di dolore in dolore
il dolore passerà..."
(I treni a vapore)
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